Tre concerti di spessore hanno dato il via al nuovo tour musicale del sacerdote e cantautore Don Elio Benedetto, del quale è possibile seguirne gli eventi sul sito web: www.eliobenedetto.it. Un 2014 intenso, infatti, lo vedrà impegnato nelle maggiori “piazze” italiane al solo scopo di diffondere la Parola di Dio mediante lo stile pop-rockdel nuovo album “Fides, tra buio e luce”.
Teatro della prima kermesse canora – il giorno 6 marzo 2014 – è stata la chiesa parrocchiale di S. Leonardo Confessore in Castelmauro. “Don Elio ha eseguito otto stupendi motivi del suo repertorio in un clima soffuso di intensa suggestione spirituale: canti veramente belli! E’ stata una esibizione impeccabile, consona all’evento. Don Elio è riuscito a cantare pregando e a suscitare sincero raccoglimento negli ascoltatori”. Con queste parole, il padre passionista Domenico Lanci, ha voluto commentare la straordinaria performance offerta dal cantautore palatese; ma ancor di più, sottolineare come la musica gioiosa e travolgente dell’apprezzatissimo sacerdote, ha saputo dare animo ad un evento del tutto particolare: la presenza delle spoglie pellegrinanti di S. Gabriele dell’Addolorata. “Sicuramente il «Santo del sorriso» – continua padre Lanci – avrà gustato questo concerto in suo onore”. Meglio di così, allora, una tale avventura non poteva cominciare; inoltre, a suggello della serata scoppiettante, l’aula gremita di fedeli – tra i quali il parroco di Castelmauro, i passionisti accompagnatori del Santo e il rettore del Santuario del Gran Sasso, padre Natale Panetta – ha voluto salutare l’impeccabile esibizione di Don Elio, concedendo a più riprese lunghi scrosci di applausi e complimenti.
“Dall’Alpi alle piramidi”, di altura in altura, la parrocchia abruzzese di S. Maria Maddalena in Casalanguida (CH), invece, ha accolto la seconda tappa del tour. La serata del 18 marzo, vigilia della solennità di San Giuseppe (a cui lo stesso Don Elio è legatissimo), non ha tradito le aspettative degli organizzatori. Anche qui, una chiesa gremita in ogni ordine di posto, immantinente ha saputo lasciarsi conquistare dallo stile esuberante e coinvolgente di Don Elio. La proposta di un “alto cammino”, di una traversata spirituale capace di condurre alle alture della santità, ha saputo far breccia nei cuori dei presenti colmandoli di attese alternate a certezze.
Partita dall’incontro con S. Gabriele, dissetatasi presso le sorgenti del sacro custode di Cristo, la trilogia di concerti di inizio tour, non poteva non sgorgare e produrre germogli presso un luogo angusto e bisognoso di “ascolto attento” come la Casa Circondariale di Vasto. Volti sorpresi e stupiti, con quella curiosità propria dei bambini, hanno accolto gioiosi il concerto-testimonianza di Don Elio; il quale, ancora una volta, ha sottolineato come la musica può avvicinare a Dio e abbattere le barriere. Le sue canzoni, tratte dai testi sia di grandi santi sia dalla sacra scrittura, hanno alimentato le coscienze dei presenti, aiutandoli a riscoprire le virtù della Fede, della Speranza e dell’Amore verso il prossimo.
I brani, tratti prevalentemente dal CD Fides, hanno saputo strappare applausi, irrigare il volto di qualcuno con lacrime di commozione e piantare semi di speranza. Ma l’opportunità del concerto ivi tenutosi il 2 aprile, è stata anche occasione propizia di ulteriore testimonianza, di vicinanza, di affetto e carità da parte dell’intera comunità parrocchiale guidata da Don Elio stesso, rappresentata quel giorno da un nutrito gruppo di fedeli. In forza di una parola semplice e priva di magniloquenza, che prende le mosse dal vangelo della misericordia: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40), si è provveduto a realizzare una raccolta di prodotti, materiali e generi alimentari donati poi agli stessi fratelli detenuti. Dagli abiti alle scarpe, dalla pasta al caffè, dalle buste da lettera e francobolli – unici mezzi capaci ancora di mantenere teso il gracile filo tra detenuto e famiglia – allo stupore, alla commozione e alla contentezza regnanti durante tutto l’evento. Le musiche di Don Elio infine, come anticipato in precedenza, sono state vera forza trainante di un pomeriggio diverso; si sono fuse perfettamente in un insieme fatto di osservazione della vita e di contemplazione della santità; invitando ciascuno a dare il meglio di sé sempre e in ogni esperienza di vita. In buona sostanza, un giorno di festa, di allegria e distrazione che ha reso felici, oltre ai detenuti, anche l’intero corpo di polizia penitenziaria con il suo comandante, le assistenti sociali fortemente impegnate nella buona riuscita dell’evento e non ultimo, il direttore del carcere Dott. Massimo Di Rienzo che ha pronunciato parole di elogio sia per la musica di Don Elio sia per la lodevole iniziativa caritativa.
Giuseppe Gravante, spesalvi.it