Si può piangere di dolore, ma anche di commozione e di gioia. Le lacrime più belle sono quelle che ci riempiono gli occhi quando, illuminati dallo Spirito Santo, «gustiamo e vediamo quanto è buono il Signore» (Sal 34, 9).
In questi giorni di “visita” in India, terra della Beata Teresa di Calcutta, posso dire con commozione che si è realizzato un sogno, una preghiera elevata e accolta da Dio capace di rendere la mia vita ulteriormente gioiosa.
Grazie Signore perché mi hai donato la possibilità di sostare sulla tomba della Beata Teresa; grazie perché hai lasciato che la percezione del profumo di santità misto ad ardore mi inebriasse e incoraggiasse nel ministero; infine, grazie per l’ulteriore occasione elargitami: cantare le tue lodi, la gioia che proviene dall’incontro con te, con i piedi poggiati su quel lastricato di santità che da solo sorregge e infiamma lo spirito di un intero popolo, quello indiano.
Sì, oggi si è realizzato un sogno, un sogno covato e maturato nell’alcova di un pensiero; Beata Teresa, ora ringrazio te! Ringrazio il tuo esempio di vita e la testimonianza di un Dio vicino che ancora oggi “sopravvive” grazie a te.
Don Elio